Intervento di Valentina Aprea in Aula – Seduta del 12 Marzo 2019
Intervento di Valentina Aprea in Aula – Dichiarazione voto finale Mozione Coding
Intervento di Valentina Aprea in Aula – Dichiarazione voto finale Mozione Coding
Intervento di Valentina Aprea in Commissione Cultura – Legge di Bilancio 2019
Intervento dell’on. Aprea su “Formare per lavorare”
Il rapporto “La scuola colabrodo” di Tuttoscuola ci parla di un catastrofico fallimento formativo (un trend del 30 per cento di dispersione scolastica negli ultimi decenni) e dell’immobilismo della scuola italiana nonostante le numerose Riforme dell’ordinamento scolastico.
La verità è che, pur in presenza delle tante innovazioni introdotte soprattutto dai Governi Berlusconi con le Riforme Moratti e Gelmini (ostacolate e ridimensionate), l’impianto della scuola italiana è rimasto statalista e uniforme; certifica percorsi con valore legale e non processi. Punta tutto, ancora oggi, sulle conoscenze, non valorizza compiutamente abilità e competenze, non riesce ad effettuare il ricambio generazionale dei docenti. Ma soprattutto, anziché giocare d’anticipo, ha colpevolmente sottovalutato il Digital divide tra docenti e studenti, relegando la didattica digitale a intervento sperimentale e a macchia di leopardo.
E’ ORA DI DIRE BASTA AD UN IMPIANTO CHE HA FATTO IL SUO TEMPO E CHE HA FALLITO CLAMOROSAMENTE SIA SUL PIANO DELLA SCOLARIZZAZIONE DI MASSA CHE COME ASCENSORE SOCIALE ED E’ UN SISTEMA COSTOSO CHE CREA DISOCCUPAZIONE E FUGA DEI CERVELLI.
E’ ORA DI SVOLTARE!
Dal Nord rilanciamo la proposta di Forza Italia e lo facciamo partendo dai modelli nazionali e regionali di quelle regioni come la Lombardia che, governata da più legislature dal centro destra e da Forza Italia ha attuato al meglio le riforme dei Governi Berlusconi facendo derivare da queste leggi regionali che sono diventate Best Practice a livello nazionale ed europeo quali:
Cosa proponiamo dunque al Governo?
Di spostare l’asse dall’istruzione all’apprendimento attraverso esperienze di Action Learning, Coding, Tinkering, Realtà virtuale e Realtà aumentata. Puntare, insomma, non più o non solo sull’educazione alla produttività (compiti e voti), ma alla adattabilità (più soft skills) con una didattica sempre più digitale e sempre meno frontale.
Più cultura d’impresa e più autoimprenditorialità, cultura delle startup, più e non meno alternanza scuola-lavoro come invece ha disposto unilateralmente il Governo.
Più apprendistato formativo detassato per accompagnare i giovani verso contesti lavorativi con tutoraggi e ponti generazionali, e meno reddito di cittadinanza.
Più flessibilità nei percorsi con agganci al mondo del lavoro, più cultura scientifica (educazione alle Stem) e internazionalizzazione (stage all’estero e scambi culturali in Europa e nel mondo).
Più reti orizzontali territoriali per l’innovazione e la ricerca, e quindi più filiere professionalizzanti verticali e più istruzione tecnica superiore 4.0 per il made in Italy (il bello e il ben fatto che tutto il mondo ammira e ci invidia, le 4 A – abbigliamento, arredamento, agroalimentare, automazione – o, se volete, le 3 F – fashion, food, forniture e … Ferrari!): insomma l’industria su misura che è poi l’artigianato 4.0 che ci fa essere ancora oggi la seconda potenza manifatturiera europea.
Un esempio di ciò che ho detto: all’edizione 2018 del MICAM (salone internazionale leader del settore calzaturiero) sono state presentate le prime scarpe progettate e create dagli studenti dell’IFTS del settore calzaturiero lombardo nel laboratorio del distretto di Parabiago e Legnano partito nel 2017. Oggi, concluso il percorso formativo biennale, questi ragazzi lavorano tutti in primarie aziende del settore e non avranno bisogno del reddito di cittadinanza.
Questa è la politica di Forza Italia per i giovani, più Forza Italia per l’Italia!